16/10/12

Il Collettivo



Sentendo Bersani, il segretario del Partito Democratico, affermare che lui è per il collettivo, mi è scattata una riflessione che vorrei condividere:
Non mancano quelli che difendono che gli interessi collettivi devono prevalere su quelli privati. A prima vista, almeno intuitivamente, siamo portati a essere d'accordo con tale affermazione, principalmente quando messa in termini astratti. I difensori del principio di prevalenza dell’interesse comune (pubblico), per sostenere la sua validità si basano sull’esistenza di un pensiero collettivo, del quale, ovviamente, si presentano come portavoce, o, come minimo, avvocati.
Ludwig von Mises (economista) diceva: “Se qualcuno dice IO, nessun’altra informazione è necessaria per stabilire il significato (...) Ma si qualcuno dice NOI, è necessario qualche informazione addizionale per indicare gli Ego(s) compresi in questo “noi”. È sempre un semplice individuo che dice “noi”; anche se tanti individui lo dicano in coro, rimane come diverse manifestazioni individuali. Il “Noi” non può agire in maniera diversa dal modo come agisce l’individuo nel proprio interesse. Loro possono agire insieme, in accordo, come uno di questi può agire per tutti. In quest’ultimo caso, la cooperazione di altri consiste nel propiziare una situazione in che l’azione di uno sia effettiva per tutti. Solamente in questo senso il rappresentante di una instituizione sociale agisce per il tutti; i membri individuali del corpo collettivo, o obbligano o permettono che l’azione di una sola persona gli sia anche concernente.”
La comprensione dell’argomento precedente, ci porta a considerare che chi ha la pretesa di parlare in nome di un interesse collettivo, lo fa dalla propria bocca e, pertanto, secondo solamente la sua particolare (privata) visione delle cose. Osservo anche che la parola “interesse,” per attribuire  significato al concetto di “interesse collettivo” può essere disastrosa: per esempio, possiamo affermare che i nazisti (maggioranza) avevano l’interesse “collettivo” di sterminare i giudei (minoranza). Sarebbe allora quest’interesse collettivo legittimo?


Silvio D'Amico